Riceviamo e pubblichiamo questa bellissima e-mail di due nostri amici che hanno seguito un percorso educativo con Elena e Cristiana.
Gli autori della lettera ci hanno fatto uno splendido regalo di Natale!
“Ci sono occasioni nella vita in cui si ringrazia qualcuno per educazione, qualche volta per gentilezza, eppure ci sono momenti in cui si ringrazia, perché lo si sente con tutto il cuore, perché non capita tutti i giorni di incontrare due angeli che ti salvano la vita. E se poi non la salvano solo a te, ma anche ai tuoi cani, a quel punto cominci a cercare un modo affinché tutti sappiano il grande aiuto che ti è stato donato. Così ho deciso di scrivervi questa lettera, non solo per farvi sapere quanto vi sono grata e non solo perché con le mie parole forse posso aiutare qualcun altro che si trova in una situazione simile alla mia, lo faccio soprattutto perché ve lo meritate davvero.
Dunque, tutto cominciò circa due anni fa, a metà ottobre 2016, quando abbiamo deciso di accogliere nella nostra famiglia una cucciola di 75 giorni di nome Peggy. Qualche mese prima, ad aprile, io e mio marito Euclide (che allora era il mio fidanzato) avevamo deciso di andare a convivere e con noi avevamo portato il nostro cane Lucky, di 8 anni e 34 Kg, che fino ad allora aveva vissuto con me a casa dei miei genitori. Nella nostra vita c’era anche Jacky, un incrocio di labrador e schnauzer gigante di quasi 50 Kg e 15 anni, che però, data la sua età, avevamo preferito che rimanesse nella casa di mia suocera, dove aveva sempre vissuto. Questa rinuncia è stata una delle ragioni per cui mio marito ha voluto un altro cane, oltre al fatto che a Lucky i suoi simili sono sempre piaciuti tantissimo, anche grazie all’incontro con Jacky, con cui Lucky è andato d’accordo fin da subito.
Purtroppo a posteriori capisco di aver fatto tanti gravi errori durante la vita di Lucky (come non averlo portato fuori casa prima dei 4-5 mesi, essermi rivolta a pessimi “presunti addestratori” che hanno persino peggiorato la situazione) che hanno portato il mio cane ad essere pauroso di tutto e la paura si è poi trasformata in aggressività. Non sono mai riuscita a fargli passare la paura degli umani, tuttavia il suo comportamento cambiava se vedeva un altro cane, apparendo così più tranquillo e rilassato.
Perciò il 10 ottobre 2016 abbiamo portato a casa Peggy, una cucciola di 75 giorni. Purtroppo fin da subito l’incontro non è andato bene e quando Lucky ha visto la cucciola sembrava volesse morderla e, seppur non l’abbia fatto, la piccola era spaventata e tutta piena di bava di Lucky. Spaventati anche noi, siamo tornati a casa, ma ognuno dei cani era in stanze diverse. Dopo un mese di prove la situazione non cambiava: Abbiamo provato a fare passeggiate insieme, anche a due metri di distanza, montato una rete che separava il giardino in due parti, messo la cucciola nel trasportino e fatto avvicinare Lucky, ma tutto risultava inutile e la convivenza impossibile. Lucky non aveva mai avuto problemi con altri cani e pensavamo che una compagna potesse essere una buona idea, invece stavamo vivendo così, in stanze separate in un appartamento di 60 mq, io e Lucky da una parte, Euclide e Peggy dall’altra, separati in casa.
Ci siamo rivolti a centri cinofili, addestratori ed educatori, anche rinomati nel loro settore e tra i loro colleghi, ma nessuno voleva aiutarci davvero: qualcuno era del tutto incompetente e non aveva idea di cosa fare davanti ai due cani, qualcun altro ci ha proposto corsi e lezioni costosissimi, che però poco o nulla avevano a che fare con la nostra situazione, e qualcun altro, nonostante la nostra disponibilità a muoverci in auto (percorrendo una distanza di circa 50-60km, perciò circa un’oretta di viaggio) ha addirittura proposto la soluzione che segue di cui riporto le esatte parole:
” Buongiorno Giulia,
Leggo la sua mail e il problema sembrerebbe piuttosto complesso e le difficoltà di rapporto tra i due cani molto radicate.
Non le nego che da come descrive il quadro generale sembrerebbe un’opzione quella di affidare il prima possibile la cucciola Peggy a nuova famiglia, dove possa essere accolta. Vista la giovane età questa scelta, per quanto difficile, è ancora ben gestibile, ma più attendete e peggio diventa, per voi e per il cane. Quindi è una scelta che vi consiglio di fare senza attendere troppo tempo ancora.
Noi purtroppo siamo troppo distanti, anche per poter poi impostare un minimo di percorso pratico insieme.
Mi sto informando per vedere se conosco colleghi validi nella vostra zona, al momento ho solo una collega Medico Veterinario Comportamentalista che però temo sia a sua volta un po’ lontana da voi.
Resto a disposizione, cordiali saluti. “
Tuttavia abbandonare un qualsiasi membro della nostra famiglia non è mai rientrato nei nostri propositi e, seppur difficile, eravamo certi di potercela fare, anche se non avevamo idea di come ci saremmo riusciti.
Eppure a volte la vita ci permette di fare incontri straordinari e così è stato. Uno degli educatori che avevamo contattato in precedenza ci aveva parlato di “classi di socializzazione”, “gruppi di aggregazione sociale e comunicazione per cani e umani” e delle “ragazze del P.E.C.”, Elena e Cristiana. Così le abbiamo contattate via e-mail e a breve abbiamo ricevuto non solo la loro risposta con il numero di telefono per contattarle, Elena mi ha chiamato subito quella sera, nonostante fosse addirittura all’estero!
Da subito Elena ha capito la situazione, ha compreso le mie paure e le mie debolezze che inconsciamente, ma inevitabilmente, riversavo anche su Lucky. E poi abbiamo fissato con loro un appuntamento al “campetto Pec” (Progetto Educativo Cinofilo). E fin da subito, fin dal primo incontro, è stato un successo, un crescendo di miglioramenti, giorno dopo giorno.
Il primo incontro è servito a mio marito e a Lucky, ma soprattutto a me, perché ho capito dove sbagliavo e come correggere i miei atteggiamenti e come comprendere i comportamenti del mio cane, azioni quotidiane che però Cristiana e Elena spiegavano con una tale semplicità e professionalità, da farmi cambiare la visione che avevo sempre avuto del mio cane da più di 8 anni.
Ogni annusata, ogni sbadiglio, ogni abbaio aveva un significato nuovo, ne capivo il vero motivo. E piano piano capivamo anche come far approcciare i due cani.
La prima volta che le abbiamo contattate era il 02 dicembre.
Il 10 gennaio 2017 abbiamo chiamato Elena alle 7:00 di sera per comunicarle che, con nostro sommo entusiasmo, per la prima volta durante una passeggiata i cani avevano interagito, senza alcuna forzatura né costrizione, così, naturalmente. Si erano avvicinati e avevano cominciato a giocare e rincorrersi, sebbene legati ognuno al suo guinzaglio.
Da quell’incontro i due cani non hanno più vissuto separati; sempre con molta cautela, come suggerito da Elena e Cristiana, hanno cominciato a convivere.
Grazie a incontri settimanali, sempre pensati e studiati ad hoc sui due cani, supporto psicologico che ci davano anche durante la settimana o quando la situazione a volte ci sembrava insostenibile, interazioni tra noi e i cani sotto forma di gioco ci aiutavano alla comprensione di ogni loro comportamento.
Elena e Cristiana ci hanno davvero supportato e sopportato in ogni singolo passo di questo percorso, che è stato lungo, difficile e, anche se nessuno ci voleva aiutare, loro sono sempre state presenti al nostro fianco, donandoci tempo ed energie, oltre che consigli fondamentali. E soprattutto amando i nostri cani, anziché disprezzarli come avevano fatto tanti, specialmente nei confronti della razza di Lucky (dalmata).
Ci hanno fatto conoscere una realtà stupenda ed anche nuove e divertenti attività, come il Dog Trekking (Passeggiate educative cinofile di PEC) o le classi di socializzazione. Grazie a loro e ai mezzi che ci hanno dato per imparare a conoscere i nostri cani e ai preziosi insegnamenti è cambiata la qualità della nostra vita: Lucky è migliorato molto e Peggy è cresciuta con uno splendido carattere nei confronti sia degli umani sia dei cani.
Quell’incontro tra noi Elena e Cristiana è stato un regalo di Natale, e a distanza di due anni, ora che i due cani sono diventati un fratello e una sorella, inseparabili l’uno dall’altra, e confidando che anche in questo caso valga il detto “meglio tardi che mai”, vorrei ricambiare quel regalo.
Spero che in qualche modo questa lettera possa essere un piccolo regalo di Natale da parte nostra, perché a quanto pare Babbo Natale non fu l’unico a farci regali, visto che quell’anno il regalo più bello ce l’avete fatto voi !
Grazie davvero di cuore.
– e Tanti Auguri di Buon Natale! –
da Giulia e Euclide, Lucky e Peggy”